INCONTRI IN TEMPO DI COVID…Intervista a ILARIA BERETTA – Raccontare il Mondo ai Bambini

Ilaria Beretta è una giovane giornalista professionista che vive e lavora a Lissone, una città in provincia di Monza Brianza. Scrive per diversi giornali tra cui l’inserto per bambini “Popotus” del quotidiano Avvenire, “Mondo Missione”, “Credere”, “Dimensioni Nuove”, “Mondo Erre” ed altri. L’abbiamo chiamata perché ha recentemente dato vita ad un progetto di comunicazione davvero unico e speciale, quello di una rassegna stampa fatta a misura di bambino e di ragazzo. Dal 19 Settembre, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, ha dato il via alle trasmissioni del podcast “Le notizie della Illy”, un programma audio per raccontare ai più piccoli le principali notizie della settimana che ogni sabato è pubblicato sul sito internet www.lenotiziedellailly.it e sulle principali piattaforme per la fruizione audio (SpotifyApple PodcastsGoogle Podcasts). Un progetto davvero straordinario e coraggioso che merita certamente di essere conosciuto. Sentiamo dalle sue stesse parole di cosa si tratta e chi è la Illy di cui si parla.

 

“L’idea di fare una rassegna stampa per bambini gira attorno ai miei pensieri da un po’ ed è legata a una sensibilità personale e professionale che ho sviluppato nel tempo. Sono sempre stata interessata all’idea di raccontare anche ai più piccoli le cose che accadono nel mondo ma credo che questo lavoro vada fatto con serietà e senza banalizzazioni. Così, il 19 settembre di quest’anno, all’inizio dell’anno scolastico, ho dato vita a una rassegna stampa in miniatura dedicata ai bambini. Si chiama Le notizie della illy” perché Illy è il mio soprannome storico con il quale mi hanno sempre chiamato tutti.”

Entriamo nello specifico, spiegaci come funziona il progetto.

“Tutti i sabati metto online una puntata del podcast che dura circa 10 minuti. In ogni episodio racconto i principali fatti della settimana, partendo dagli articoli più interessanti apparsi sui giornali italiani e stranieri. Seleziono cinque notizie e le spiego a voce aiutandomi con musiche adatte. La particolarità è che non tratto solo vicende di nicchia, episodi curiosi o fatti di costume ma racconto l’attualità, la stessa che gli adulti leggono sui giornali o sentono al tg. In queste prime puntate ho parlato di referendum costituzionale, della questione migranti, del virus, del terrorismo, dello ius soli, del reddito di cittadinanza, delle elezioni americane… Insomma di tutte le questioni importanti attorno alle quali c’è dibattito nella società civile.”

Come mai la scelta della voce come strumento di comunicazione.

“La scrittura è il mezzo di comunicazione con il quale lavoro ogni giorno. Mi interessava sperimentare altri linguaggi senza finire però a fare una copia dei tg che anche i più piccoli sono abituati a vedere alla televisione. Siamo la società dell’immagine in cui tutto viene comunicato soprattutto attraverso gli occhi… Io ho scelto invece di usare la voce: credo sia uno strumento formidabile per catturare l’attenzione dei più piccoli e raccontare loro le cose che succedono nel mondo.”

A che fascia d’età pensi possa essere rivolta la tua rassegna stampa.

“Principalmente mi rivolgo ai bambini dai sette ai dodici anni, ovvero agli alunni della scuola primaria e secondaria inferiore. So per certo però che ci sono anche adulti che mi ascoltano: forse ogni tanto c’è bisogno di parole semplici per fare ordine nel caotico flusso di news che ci tempesta… Sarebbe bellissimo se grandi e piccoli riuscissero con questo strumento ad ascoltare le notizie insieme in famiglia.”

Che sviluppi pensi possa avere questo progetto e fino a quando proseguirà.

“Per la prima stagione sicuramente il podcast seguirà l’andamento dell’anno scolastico; il progetto è partito il 19 Settembre e continuerà fino al mese di giugno. Spero che diventi uno strumento utile per le scuole; alcune maestre fanno già ascoltare “Le notizie della illy” in classe e le commentano con i bambini e questo mi fa davvero piacere. Sono convinta che l’attualità non è mai troppo grande per essere raccontata, naturalmente con il linguaggio giusto, ai più piccoli.”

Intervista a cura di Marco Renzi