TEATRI SENZA FRONTIERE – DAL 16 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE – ZAMBIA

Partner progetto:

-Koinonia Kommunity / Padre Renato Kizito Sesana

Teatri Senza Frontiere è un progetto dell’Associazione UTOPIA (www.utopiateatroragazzi.it)

ospitato all’interno del MARAMEO FESTIVAL (www.marameofestival.it)

Partecipano:

MAURIZIO STAMMATI, CHIARA LAUDANI, ANNA MAGGIACOMO (Teatro Bertolt Brecht – Formia)

MARCO RENZI, SIMONA RIPARI, (Proscenio Teatro – Fermo)

GABRIELE CLARETTI (Ass.Ho Un’Idea – Lapedona FM)

NOEMI BASSANI, STEFANO TOSI – (L’Arca di Noe – Varese)

GIORGIO RIZZI (C’è Un Asino che Vola – Varese)

DANTE CIGARINI ( Reggio Emilia)

GABRIELLA LELLI (Bologna)

DAVIDE CAFORIO, RUGGERO RATTI, SIMONA SORINA FURDUI (documentazione)

ANNA RITA PRINCIPI – Ufficio Stampa

Coordinamento generale: Marco Renzi

Gli spettacoli del MARAMEO FESTIVAL 2024, iniziati l’11 giugno a Lamezia Terme e conclusi il 3 settembre a San Benedetto del Tronto, hanno visto una partecipazione che mai si era registrata nelle precedenti edizioni. Bambini, famiglie, piccoli che trascinano i grandi, clima di festa e di partecipazione, sono questi gli ingredienti che hanno fatto da cornice a tutti gli eventi del festival, trasformando ogni serata in un momento di festa e soprattutto di socialità.

Oltre cento gli spettacoli programmati, tra questi ricordiamo la trentesima edizione del “Premio Nazionale Otello Sarzi a Montegranaro, la vetrina “Palla al Centro” a Pescara, la “Festa Nazionale di Utopia” a Lamezia Terme. Tutti i Comuni hanno visto le loro piazze colorarsi di entusiasmo e voglia di partecipazione, il Teatro è diventato il collante per un’estate all’insegna del divertimento e di quella magia che solo l’evento dal vivo sà trasmettere, perchè, è sempre bene ricordarlo: al cinema si vede grande, alla televisione si vede piccolo, al teatro si vede vero.

Al termine di questa entusiasmante galoppata, durata oltre due mesi, come ogni anno, il festival andrà a chiudersi molto lontano dal luogo in cui si è svolto. Questo avviene sin dalla prima edizione e continuerà ancora negli anni a venire, perchè è un progetto qualificante ed imprescindibile di tutta la programmazione, un momento in cui stacchiamo gli occhi da ciò che ci circonda per aprirli su un orizzonte più grande, laddove cose che diamo per scontate nella nostra vita quotidiana: come l’acqua, l’energia elettrica, il cibo, l’infanzia, scopriamo non essere poi così scontate. Veniamo in contatto con mondi che stentiamo a credere possano appartenere allo stesso pianeta dove camminiamo tutti i giorni: persone che non hanno nulla, vite fragili e difficili, destini incerti, famiglie con tantissimi bambini, molti dei quali vivono in strada. Scopriamo che il teatro può farci sentire, almeno per il tempo che dura, un’unica grande e variegata famiglia, quella del genere umano e in questo ampio abbraccio sta il senso di Teatri Senza Frontiere. L’anno scorso, quando siamo stati in Ucraina, l’Assessore alla Cultura del Comune di Minturno (LT) ci ha scritto delle parole significative che riportiamo:

Quando hai uno strumento per fare del bene, non importa quanto grande sia il male e forti le bombe, il teatro unisce, come una lingua segreta, rimbalza tra i cuori e allieva ogni male. Non importa la guerra. Conta solo l’esserci.” (Elisa Venturo)

TEATRI SENZA FRONTIERE è un progetto di teatro e solidarietà che da quindici anni incontra gli ultimi della terra, vittime di un pianeta sghembo che sembra non volersi più raddrizzare, testimoni delle tante vergogne di un’umanità che continua a dissipare le migliori risorse per armi e guerre senza curarsi di ciò che accade intorno.

Da quindici anni lo facciamo e continueremo ancora, per affermare un concetto semplice e purtroppo lontano da venire, quello che vuole che ogni bambino di questo mondo, al di là del colore della pelle, del credo politico e religioso della propria famiglia e della latitudine in cui abita, ha il diritto sacrosanto di vivere pienamente la propria infanzia: con affetto, possibilità di studio, gioco, cibo, pace e speranza per il futuro.

TEATRI SENZA FRONTIERE non è la tournée di questa o quella compagnia che va a fare spettacoli in un particolare luogo del nostro pianeta, tutt’altro, è un progetto che affonda le proprie radici nel più profondo terreno della solidarietà e nella necessità di dover dare una risposta alle smisurate ingiustizie che ci circondano. Una testimonianza, prima di ogni altro, verso noi stessi, in grado di riconciliarci con i nostri simili e fratelli.

Accanto a tutto ciò, c’è anche, per persone che fanno Teatro, il bisogno di esplorare le possibilità del proprio mestiere, affinchè questo lavoro, certamente antico, non diventi mai vecchio. “Teatri Senza Frontiere” ha dimostrato come il Teatro sia davvero un formidabile strumento di comunicazione, in grado di unire, avvicinare persone di lingue e culture diverse, per stringerle in un abbraccio che è patrimonio ed essenza stessa del nostro appartenere al genere umano. Ci accompagna ogni volta la certezza che saranno molte di più le cose che riceveremo rispetto a quelle che daremo, e ancora una volta porteremo a casa la lezione di chi sa sorridere pur non avendo nulla.

RINGRAZIAMENTI

Un grazie speciale a tutti coloro che hanno voluto sostenere questo progetto:

Elettromedia

Clown&Clown Festival di Monte San Giusto (MC)

Comune di Montegiorgio (FM)

Contrada San Martino Sant’Elpidio a Mare (FM)

e tutti quelli che attraverso l’acquisto dei braccialetti promozionali

hanno dato il proprio contributo.

KOINONIA COMMUNITY

Koinonia è una comunità di giovani e adulti con l’obiettivo principale di promuovere una vita più fraterna e comunitaria. Si impegna a contrastare i mali economici e sociali causati dall’individualismo e di promuovere una cultura di pace. Dà la preferenza ai ‘piccoli’, agli emarginati e agli indifesi. Attraverso i suoi programmi per la difesa dei diritti dei bambini Koinonia serve sopratutto i bambini di strada a Nairobi (Kenya), Lusaka (Zambia) e la popolazione dei Monti Nuba, in Sudan .

Le attività di Koinonia sono focalizzate sui bambini e sui giovani. Per accompagnare i bambini nella loro crescita, Koinonia realizza progetti con un approccio focalizzato su tre aree principali: il bambino, la famiglia e la comunità locale. I bambini vengono avvicinati in strada e invitati nelle case di prima accoglienza, si cerca di ristabilire il contatto con la famiglia di origine e poi il bambino viene indirizzato e accompagnato per il rientro in famiglia quando possibile, oppure viene ospitato per tutto il tempo necessario, anche fino ai 18 anni e oltre, nelle case residenziali. La comunità circostante (alla famiglia di origine, alla strada dove il bambino viveva, al centro di prima accoglienza o alla casa residenziale) viene coinvolta in tutto il processo. Tutti i bambini devono frequentare la scuola, di solito la scuola elementare pubblica più vicina, almeno fino alla classe ottava (terza media). Tutti sono liberi di praticare la religione di propria scelta (a volte c’è una scelta dipendente dalla famiglia di origine) e frequentare la chiesa cristiana che preferiscono.

RENATO KIZITO SESANA

Viene ordinato sacerdote nel 1970. Assume il nome di Kizito (il nome del più piccolo dei Santi martiri dell’Uganda, proclamati beati da Paolo VI nell’anno in cui è entrato in noviziato) collabora con il mensile Nigrizia, che dirigerà inizialmente dal1973 al 1975. Nel 1977 si laurea in Scienze politiche all’Università di Padova, con una tesi sui neri americani nella chiesa cattolica e compie frequenti viaggi in Africa.

Nel 1977 diventa missionario in Africa, dapprima in Zambia, dove trascorre tre anni in una missione rurale per poi trasferirsi alla periferia di Lusaka. In Zambia fonda Koinonia, una comunità che opera con i bambini di strada, nei mass media e nella formazione per la giustizia e la pace. Dal 1988 vive a Nairobi, dove ha fondato New People, periodico comboniano dell’Africa anglofona, che condurrà fino al 1995. New People è tuttora una delle riviste cattoliche più diffuse nell’Africa anglofona. Nel1991, sulla scia dell’esperienza maturata nella capitale zambiana, fonda anche a Nairobi la comunità Koinonia: ne fanno parte ad oggi una quarantina di membri, alcuni dei quali con le rispettive famiglie, impegnati nel campo dell’assistenza ai bambini di strada, sviluppo, microcredito ed educazione alla pace.

Successivamente ha animato la nascita di una nuova comunità di Koinonia sui monti Nuba del Sudan ed ha continuato l’impegno per i bambini di strada, così che agli inizi del 2015 Koinonia conta sette centri a Nairobi e uno, con diverse articolazioni, a Lusaka. È anche socio fondatore dell’ONG Amani ONLUS. Dal 1995 al 2001 compie attività pubblicistica con una rubrica sul Sunday Nation, il quotidiano più diffuso del Kenya, dove racconta tra le altre cose delle sue missioni nel Sudan meridionale, regione in guerra. Si fa promotore di diverse iniziative editoriali legate all’Africa, come nel 2005 Peacelink – Africa un portale web sulle iniziative africane per la pace, e, nel 2007, the Big Issue Kenya, il primo giornale di strada keniota. Il giornale ha però dovuto sospendere le pubblicazioni per problemi economici dopo solo 3 anni di attività. Ha ispirato e sostenuto la nascita di NewsFromAfrica.org, che ospita articoli scritti da giornalisti africani. Nel gennaio 2008 ha inaugurato il blog Una Vita in Africa e dal 2013 collabora con il giornale The Post Internazionale.

Ha pubblicato 14 libri e ne ha tradotti parecchi altri. Nel 1999 è stato incaricato dalla Conferenza Episcopale del Kenya di avviare la radio cattolica nazionale, che nel 2003, dopo numerose difficoltà per ottenere la licenza dal governo di Moi inizia a operare col nome di Radio Waumini; Sesana la dirige fino agli inizi del 2006. Dal 1990 al 2002 e dal 2007 a settembre 2012 è stato direttore responsabile di Nigrizia.

Per tutti gli approfondimenti, il sito di riferimento è www.marameofestival.it, scegliere dall’home page Teatri Senza Frontiere.