VENTOTENE, LA FESTA NAZIONALE DI UTOPIA, MOMENTI DA RICORDARE

Ce l’abbiamo fatta, dopo un anno di stop siamo tornati a Ventotene, la magica isola che oramai da anni accoglia la Festa Nazionale delle compagnie che aderiscono ad UTOPIA. Sono stati giorni brevi e intensi, ci siamo riabbracciati, sono volati sorrisi, si sono intrecciati discorsi, idee, sogni, difficoltà, anche rabbia, ma tutto benedetto dal sole dell’isola, lo stesso che rende ogni cosa diversa, che non fa sparire il disagio o la nausea verso le ingiustizie, ma le sposta su un piano diverso. Eravamo tanti, come quest’anno mai, oltre cinquanta persone, un miracolo che ha fatto confluire in mezzo al mare persone da ogni Regione Italiana, dalla Sicilia come dalla Lombardia. Abbiamo visto pezzi di spettacolo di tanti amici, con allegria, senza lo stress che di solito accompagna le vetrine di settore, non c’erano occhi che giudicavano, solo amici che condividevano e che ogni sera si sono ritrovati a mangiare e bere insieme.

C’è stato però un momento che merita di essere ricordato, l’Assemblea che ha ratificato la conferma per un altro anno delle cariche sociali ha visto un fuori programma che nessuno si aspettava. Paolo Comentale, immaginifico uomo prestato al Teatro, o forse il contrario, immaginifico Teatro prestato agli uomini (chi può dirlo), ebbene questo capellone delle Puglie, secondo solo a Caparezza, si è alzato in piedi e ha ha chiesto a tutti di cantare “Bella Ciao”. Non ci sono stati dibattiti, tutta l’assise si è alzata in piedi e ha cantato la canzone della libertà e averlo fatto in un’isola che è stata attraversata in lungo e in largo dal dolore e dalla sofferenza delle galere del regime fascista è stato un momento importante, di una forza che ciascuno dei presenti difficilmente potrà dimenticare. Grazie Paolo, ci voleva.

Poi si è discusso, a 360 gradi, e il tempo non è bastato, si sono riconfermate almeno per un anno ancora le cariche sociali: Maurizio Stammati alla presidenza, Antonello Arpaia alla vice presidenza, Roberto Sala tesoriere, l’uomo che non ha mai conosciuto il rosso e che sta mantenendo l’Associazione sui terreni dei sani bilanci e della legalità. Ci sarà una commissione giovanile che si occuperà di comunicazione e di social, una redazione nuova e più ampia per il giornale e tante idee per andare avanti e sentirsi tutti meno soli.

UTOPIA c’è, e nonostante le difficoltà in cui tutte le compagnie versano, manterrà sia la Festa Nazionale annuale, che il giornale, perché crede che questi strumenti siano utili al confronto, alla crescita e a cementare la voglia di fare cose insieme.

Marco Renzi