Cari amici, la situazione è oramai nota a tutti e credo anche chiara, salvo imprevisti saremo ostaggio di questo nemico subdolo e invisibile ancora per lungo tempo, certamente per tutta la stagione invernale. Gli spettacoli per le scuole in matinée sono impensabili, almeno ad oggi, restano le stagioni domenicali per famiglie e poco altro. Dobbiamo tenere duro, affrontare un guado che non avevamo mai incontrato, una prova nuova e difficile.
In questa situazione credo sia fondamentale sentirsi uniti, avere la certezza che ci sono altri che ci camminano vicino, che condividono la cattiva sorte e sperano anche loro che presto la nebbia si diradi. Stare uniti e procedere, non credo ci resti altro da fare. Tornando alle stagioni, il compito appare arduo, si tratta prima di convincere le pubbliche amministrazioni che fare questo investimento è non solo giusto ma in questo momento anche importante e significativo, quello che hanno normalmente fatto non basta più, la riduzione dei posti porta con se un ammanco di incassi che solo loro possono colmare e bisogna spingere, a volte con tanta insistenza che le forze vengono a mancare. Poi bisogna comunicare con il pubblico, dirgli la verità, che il teatro è oggi uno dei luoghi più sicuri dove andare, che certamente occorrono precauzioni, che faremo tutto quello che c’è da fare, dalle sanificazioni al distanziamento, ma debbono venire, non è possibile pensare di tenere i più piccoli chiusi per sette mesi in casa, dandoli in pasto alla televisione e alla virtualità. E’ una lotta a vole improba, forse troppo grande per le nostre piccole forze ma va fatta, ne va la sopravvivenza stessa del lavoro che facciamo, sono in gioco vite di autori, scenografi, attori, tecnici, amministratori, di un patrimonio del Teatro italiano che va difeso, con ogni energia.
Marco Renzi