Il piccolo “Miracolo” di TEATRI SENZA FRONTIERE

La vita non è mai come te la immagini. Dopo aver attraversato tutti i continenti per portare
sorrisi e speranza ai confini del mondo, scopri che a pochi chilometri da casa c’è un mondo che
ha bisogno di aiuto e che ci sono persone che dedicano la loro vita a questo. Castel Volturno e i
missionari Comboniani, con la loro azione quotidiana verso gli ultimi della terra, sono un
abbraccio alla speranza ed è li che abbiamo ritrovato il senso del nostro impegno. 25mila case
abusive, altrettanti migranti invisibili, una continua emergenza e un gran bisogno di servizi
primari, dal cibo alla salute, dai vestiti alla scuola. Che senso può avere un gruppo di teatranti
provenienti da diverse realtà italiane che provano in tre giorni a conquistare il cuore ed a
strappare un sorriso a chi bambino o adulto ha il quotidiano schiacciato da un macigno così
grande come quello della sopravvivenza ? Questo interrogativo ci ha sempre accompagnato,
ovunque Teatri Senza Frontiere ha viaggiato. Non siamo eroi ed è per questo che cerchiamo
sempre chi ha dedicato e dedica la sua vita ad aiutare chi in qualunque parte del mondo ha
bisogno di tutto anche di un sorriso. A Castel Volturno i missionari Comboniani compiono ogni
giorno il miracolo della scelta, la scelta di stare sempre dalla parte degli ultimi della terra. A
volte facciamo spettacoli davanti a folle esaltate e felici, a volte ai bordi di una strada con i
passanti distratti, ma sempre un piccolo miracolo lo compiono anche i Teatri Senza Frontiere,
donare un sorriso a quel bambino e a quella bambina che forse quel giorno non sono riusciti
nemmeno a mangiare .

Maurizio Stammati