FIGURE IN RETE

progetto sulla transizione digitale dei patrimoni storici

promosso dal Ministero della Cultura

(Direzione Generale Creatività Contemporanea)

«Non c’è futuro senza memoria». (Primo Levi)

Il progetto Figure in rete nasce dalla collaborazione fra tre storiche compagnie del Teatro di Figura italiano:

  • l’Associazione Grupporiani / Compagnia Carlo Colla & Figli di Milano,

  • il Teatro del Drago / Famiglia Monticelli di Ravenna,

  • e l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio di Palermo.

Tre realtà che operano da oltre due secoli e che hanno attraversato, con la forza dell’arte, i molteplici mutamenti sociali, politici e culturali del nostro Paese.

L’occasione nasce nel 2023, quando le tre compagnie partecipano e si aggiudicano il Bando TOCC – PNRR dedicato alla digitalizzazione del patrimonio culturale. L’obiettivo è far conoscere al grande pubblico materiali e documenti di inestimabile valore storico e artistico del Teatro di Figura italiano, dalle sue radici alle forme contemporanee: un ponte fra tradizione e innovazione, testimonianza di un’arte antica ancora viva, dinamica e in dialogo con le nuove generazioni. Un’arte popolare, capace di affascinare ogni età.

 

Il portale e i Centri di documentazione

Su queste basi è stato realizzato un portale web, articolato in due sezioni principali — Archivio e Video — e sostenuto da tre Centri Studio di documentazione, situati rispettivamente a Milano (Nord), Ravenna (Centro) e Palermo (Sud).
Si tratta di un processo in divenire, destinato a crescere nel tempo, nella consapevolezza del valore unico del patrimonio italiano del Teatro di Figura e della sua influenza nella cultura teatrale internazionale.

Figure in rete vuole essere una porta d’accesso semplice e funzionale a questo straordinario universo: un archivio digitale pensato per studiosi, appassionati e curiosi, dove scoprire la materia e trarre nuovi spunti artistici e culturali.
La riunione virtuale dei tre patrimoni — Colla, Cuticchio e Monticelli — rappresenta il primo passo verso una storia condivisa e dettagliata del Teatro di Figura, unita dalle tre tecniche tradizionali: pupi, marionette e burattini.
L’intento è che questo progetto diventi l’inizio di un percorso partecipato, capace di unire le diverse maestranze italiane e di promuovere la Cultura italiana nel mondo.

 

Le origini del percorso

Il lavoro ha preso avvio il 25 novembre 2023 a Palermo, in occasione della celebrazione del decennale (13 ottobre 2013) del riconoscimento di interesse culturale sull’archivio storico dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, raccolto con cura da Mimmo Cuticchio in oltre cinquant’anni di attività.

Durante questo evento, dedicato principalmente all’archivio, si è messa in luce l’importanza dell’arte dei pupi (patrimonio UNESCO), ma anche del Teatro di Figura nella sua interezza. È stato presentato ufficialmente anche il progetto legato al Bando TOCC, con la collaborazione delle tre Soprintendenze regionali (Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia) e del Servizio Patrimonio della Regione Emilia-Romagna.

Fin da subito è emersa la consapevolezza del valore di questa opportunità offerta dal Ministero della Cultura: un’occasione per promuovere a livello nazionale e internazionale archivi che comprendono documenti cartacei, pupi, marionette, burattini, piani a cilindro, fondali, cartelli, macchine sceniche e strumenti della scenotecnica.

 

La catalogazione e il metodo di lavoro

Da novembre 2023 a novembre 2024 si è lavorato intensamente alla creazione di una scheda di catalogazione che, ispirandosi ai gestionali Odysseus e Sebina, risultasse quanto più esaustiva possibile per il mondo del teatro di figura.
La catalogazione di “pezzi vivi”, infatti, non può essere confinata alla sfera della demoetnoantropologia: si tratta di elementi che hanno lavorato — e spesso lavorano ancora — insieme, come parti di un unico organismo, lo spettacolo dal vivo (nel portale definito “manifestazione”).

In due anni di lavoro si è giunti alla realizzazione di un sistema capace di collegare video, foto, figure, autori, locandine e altri materiali, offrendo così una conoscenza approfondita e organica dell’opera teatrale.

 

Le tappe del progetto

Nel novembre 2024, a Ravenna, presso Palazzo Rasponi dalle Teste, si è tenuto il convegno di presentazione del progetto e delle sue prime declinazioni. La presenza delle istituzioni e delle soprintendenze ha confermato la bontà della direzione intrapresa.

Nello stesso fine settimana, presso le Artificerie Almagià, sono andati in scena tre spettacoli:

  • L’infanzia di Orlando – Associazione Figli d’Arte Cuticchio (29 novembre)

  • Marionette alla ribalta – Compagnia Carlo Colla & Figli (30 novembre)

  • Il rapimento del Principe Carlo – Teatro del Drago / Famiglia Monticelli (1 dicembre)

Tre rappresentazioni che hanno mostrato al pubblico la ricchezza del teatro di figura italiano: la potenza narrativa dei pupi palermitani, la raffinatezza poetica delle marionette a filo e la vitalità della commedia burattinesca emiliano-romagnola.

 

Il lancio ufficiale

L’8 ottobre 2025 a Milano, alla presenza delle istituzioni — tra cui il Ministero della Cultura (Dott.ssa Carmelina Miranda e Dott.ssa Cristina Tosto), le Regioni (Dott.ssa Annalisa Rossi, Dott. Claudio Leombroni, Dott.ssa Elena Montagno) e rappresentanti di Unima Italia e Internazionale — si è svolto il lancio ufficiale del progetto.

Questo “taglio del nastro” ha segnato un punto di partenza condiviso: una visione comune da cui continuare a lavorare per valorizzare il magico mondo del Teatro di Figura in tutte le sue espressioni, tra tradizione e contemporaneità.

 

Maestri e continuità

Maestri come Mimmo Cuticchio, Monti Colla, Mauro e Andrea Monticelli sono stati — e restano — veri ponti tra passato e futuro: grazie a loro il teatro dei pupi, delle marionette e dei burattini ha ritrovato nuova linfa, conquistando un pubblico rinnovato.
La tradizione oggi è vitale, non più semplice attrazione turistica, ma esperienza viva, artigianale e artistica. Molti dei loro allievi, infatti, operano oggi autonomamente con proprie compagnie, continuando la trasmissione di saperi.

Il Teatro di Figura, come riconosciuto dal Ministero della Cultura – Dipartimento dello Spettacolo, unisce produzione, conservazione e promozione della tradizione attraverso attività museali, esposizioni e percorsi formativi.
Le tre compagnie si sentono così investite della responsabilità di trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio prezioso, fatto di beni materiali e immateriali.

Atelier Carlo Colla & Figli, Milano. Stanza delle marionette

 

Memoria e futuro

Non c’è futuro senza memoria”, ricordava Primo Levi.
Con questo spirito, il progetto Figure in rete vuole salvaguardare e valorizzare i patrimoni culturali attraverso strumenti tecnologici che ne amplifichino la conoscenza e la fruizione.

La realizzazione della rete, che unisce le tre grandi tradizioni del Teatro di Figura — marionette, burattini e pupi — rappresenta non solo il valore aggiunto del progetto, ma anche un passo fondamentale nella tutela della memoria storica del nostro Paese.

Ci piace pensare di essere un piccolo tassello nella salvaguardia di una bellezza tipicamente italiana, fatta di passione, artigianato, visione e dedizione.

 

Roberta Colombo , Piero Corbella, Elisa Puleo