TEATRI SENZA FRONTIERE – NAIROBI KENYA – TEATRO E SOLIDARIETA’

Riparte, per il tredicesimo anno consecutivo “TEATRI SENZA FRONTIERE”, il progetto di Teatro e Solidarietà che coinvolge diversi operatori professionali del teatro ragazzi italiano, mettendoli in relazione con organizzazioni e missioni che operano in scenari particolarmente difficili di questo mondo sempre più sghembo, luoghi dove anche i diritti che consideriamo scontati sono lontani e da conquistare, primo fra tutti quello dell’infanzia, dello studio, del gioco, dell’affetto e del cibo.

In questo primo decennio TEATRI SENZA FRONTIERE ha incontrato tanti ultimi della terra: in Africa, America Latina ed anche nel nostro continente, come in Albania, Bosnia, Kosovo, e persino in Italia, a Castelvolturno, dove vive una numerosa comunità africana. L’intento è sempre lo stesso, semplice e disarmante, regalare momenti di socialità e di felicità a chi non ne ha. Adoperarsi affinché il piacere di assistere ad uno spettacolo di teatro, insieme ai propri genitori o amici, sia un occasione da donare a quanta più gente possibile e soprattutto ai bambini di tutto il mondo. “Siamo consapevoli”, sottolinea Marco Renzi, che ha da sempre coordinato il progetto, “di andare ad operare in situazioni molto complesse e difficili, dove spesso mancano i beni di prima necessità, con altrettanta consapevolezza sappiamo di portare qualcosa di prezioso ed importante: il teatro e la sua straordinaria capacità di unire, di comunicare, di farci sentire, fosse anche per una sola ora, parte di quella grande e unica razza e famiglia che è il genere umano. Nel corso dei nostri primi dodici anni di attività abbiamo toccato con mano questo pensiero, lo abbiamo visto stamparsi su migliaia di volti in ogni parte del mondo e quei sorrisi ci hanno arricchito, più di quanto si possa immaginare e, almeno per quel che mi riguarda, li conservo come uno dei momenti più significativi nel mestiere del Teatro.”

Dal 17 settembre al 2 Ottobre TEATRI SENZA FRONTIERE, in collaborazione con “Koinonia Community”, sarà a Nairobi, dove effettuerà laboratori e spettacoli nelle sterminate baraccopoli della capitale del Kenya, luoghi dove opera da decenni un padre comboniano italiano, Padre Renato Kizito Sesana, che con la tenacia della goccia d’acqua ha saputo realizzare scuole, centri di accoglienza, attività lavorative con le quali ha strappato dalla strada e dal degrado migliaia di ragazzi e ragazze. Grazie al suo impegno, oggi, tantissimi giovani hanno un lavoro e una famiglia e possono mettere a disposizione degli altri il loro coraggio, in un cerchio virtuoso che vuole ridare dignità alla vita.

Il gruppo di TEATRI SENZA FRONTIERE sarà ospite di questo immenso uomo e sacerdote, felice di poter dare il proprio contribuito, “Torniamo a Nairobi dopo 5 anni, già nel 2017, ci fu un primo contatto e un lavoro fatto in questi contesti difficili, sapevamo che saremmo tornati, lo volevamo noi come pure loro, poi la pandemia ci ha bloccati e adesso finalmente riabbracceremo tanti amici, dando al lavoro che facciamo un nuovo senso e significato. Perché come spesso accade, ciò che riceviamo è sempre molto di più rispetto a ciò che portiamo.”

Teatri Senza Frontiere” è l’atto conclusivo della sesta edizione del MARAMEO FESTIVAL, che, lo ricordiamo, nell’edizione 2022 ha messo in rete 5 Regioni (Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche, Umbria) e 43 Comuni e che con i suoi 150 spettacoli programmati, oltre a laboratori, incontri, mostre, eventi, è la più grande festa del teatro per i ragazzi oggi in Italia.

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno sostenuto TEATRI SENZA FRONTIERE: l’Azienda Elettromedia di Potenza Picena, Il Comune di Montegiorgio, il festival “Veregra Street” di Montegranaro, il festival “Clown & Clown” di Monte San Giusto.

Parteciperanno: Marco Renzi, Ruggero Ratti (Proscenio Teatro di Fermo), Maurizio Stammati (Teatro Bertolt Brecht di Formia), Paolo Comentale e Anna Chiara Castellano Visaggi (Granteatrino di Bari), Gianni Risola (Compagnia Otto Panzer di Bari), Noemi Bassi e Stefano Tosi (L’Arca di Noè di Varese), Marco Pedrazzetti (Filodirame di Brescia).