LUCA RADAELLI – TEATRO INVITO – DELLO STREAMING E DEL VIMERCATE FESTIVAL

E’ appena uscito il bando per la quinta edizione del VIMERCATE FESTIVAL, storico appuntamento con il Teatro Ragazzi in Lombardia, gestito negli ultimi anni da tre compagnie: Teatro Invito, Delle Ali e Campsirago Residenze. Di questo e dell’argomento del momento: il teatro in streaming, ne parliamo con Luca Radaelli, direttore del Tetro Invito di Lecco. Cominciamo con il farci raccontare l’itinerario della sua compagnia.

Teatro Invito nasce come gruppo di base verso la fine degli anni ’70, era quello un periodo di esuberanza per la Città di Lecco, c’erano stati incontri con l’Odin Theatre di Eugenio Barba, con il “Teatro Povero” di Jerzy Grotowsky, da queste esperienze erano scaturiti fermenti e voglia di fare, tanto che da quell’humus, nel 1986, nasce “Teatro Invito”, con una precisa volontà, quella di fare del teatro una professione per la vita. All’inizio si è molto sperimentato per capire quale fosse la via da imboccare, prima col teatro di strada, poi con la prosa, con il teatro ragazzi e queste anime sono in qualche maniera rimaste nel dna della compagnia anche se, il teatro ragazzi è diventato nel tempo attività prevalente. Quattro anni fa un passaggio importante è stato quello dell’apertura di una Sala a Lecco che abbiamo chiamato “Teatro Invito”, dove programmiamo stagioni domenicali, scolastiche, serali, concerti, con circa 80 aperture annuali. Lo spazio è di proprietà del Comune di Lecco al quale corrispondiamo un affitto, anche se basso, e ovviamente sosteniamo tutti i costi di gestione, dalle utenze alla programmazione. Momento che certamente non possiamo dimenticare è quello del riconoscimento da parte del MIBACT della compagnia come formazione che ha un’attività prevalente sul teatro per le nuove generazioni.

Prima di arrivare al Vimercate Festival, un passaggio oggi obbligato è quello di una riflessione sul teatro in streaming. L’argomento tiene banco oramai da mesi e tanti hanno detto la loro, in un gioco a rincorrersi tra necessità e disprezzo. A Lecco in particolare c’è stato un esperimento molto interessante voluto dal Comune a cui voi stessi avete partecipato, spiegaci meglio.

Non sono per natura portato ad abbracciare posizioni di pensiero talebane, del teatro in streaming non mi piace la faciloneria con la quale viene accettato e fatto, come pure la celeberrima piattaforma Netflix della Cultura del Ministro Franceschini. Nel teatro, come nell’amore, il rapporto fisico è fondamentale, restando sullo stesso piano direi che non possiamo equiparare la visione di un film a luci rosse con una relazione umana, non sono la stessa cosa, di conseguenza non abbiamo programmato nulla come compagnia, ne messo in campo produzioni. Poi il Comune di Lecco ci ha coinvolto in un progetto che ci è parso meritevole di interesse, non era la semplice proposta di mandare uno spettacolo in streaming, ma un processo a doppio senso che consentiva una relazione che, se pur diversa da quella in presenza, appariva molto interessante. Abbiamo montato in teatro un nostro spettacolo e lo abbiamo fatto per due classi della scuola primaria, con un apparto tecnologico che permetteva ai ragazzi di poter interagire. Visto dal teatro l’esperimento sembrava stimolante, al punto che ho voluto vederlo anche dall’altra parte, andando nelle scuole. All’inizio i ragazzi erano molto seri e composti nei loro banchi, poi, pian piano, si sono fatti prendere dallo spettacolo, non come avviene quando l’evento è in presenza, certo, ma con una vivacità davvero inaspettata che debbo dire mi ha convinto. Certo l’apparta tecnico messo in campo non era indifferente, non stiamo parlando di una telecamera posizionata a fondo sala ma di più telecamere, una regia in diretta e la possibilità di interagire tra attori e spettatori. L’esperimento è stato fatto nel mese di Dicembre 2020 e, visto il gradimento ottenuto, verrà riproposto durante il mese di Febbraio, non solo per la scuola primaria ma anche per i bambini delle scuole dell’infanzia. La compagnia ha così potuto di nuovo lavorare e credo che questo non sia un elemento trascurabile.

Avete avuto la possibilità di tenervi in attività e direi che non è cosa da poco, un plauso al Comune di Lecco che ha creato questa opportunità alla quale peraltro non avete lavorato solo voi ma anche altri soggetti. C’è dell’altro al momento?

Adesso sto lavorando alla stesura definitiva di un radiodramma, cerco sempre nuove opportunità, bisogna trovare i finanziamenti che rendano sostenibile il progetto e se tutto andrà bene, dovrebbe andare a fine stagione su un’importante radio locale.

Arriviamo al Vimercate Festival. Nel secondo week and del mese di Giugno dovrebbe tenersi la quinta edizione della nuova gestione, usiamo il condizionale perché è d’obbligo in questi momenti anche se tutti speriamo di poter riprendere il lavoro con l’estate. Avete pubblicato il bando, la cosiddetta “call”, quali sono le novità in cantiere.

Tra le principali novità del Festival c’è sicuramente quella dell’istituzione di un Premio voluto dal Comune di Vimercate rivolto a tutte le compagnie che parteciperanno. Durante la manifestazione saranno operative due giurie: una tecnica, con esperti del settore, e l’altra popolare, questi due punti di vista assegneranno altrettanti riconoscimenti a spettacoli che saranno ritenuti meritevoli e in linea con lo spirito del Festival. Il premio espresso dalla giuria tecnica è di € 4.000,00 e quello della giuria popolare di € 1.000,00. Per il resto il bando ricalca quello degli anni precedenti, con una ricerca di spettacoli di qualità fattibili in spazi non teatrali. Dopo la gestione “Tangram”, Vimercate ha perso il Teatro “Capitol” e non ne ha altri attrezzati per il teatro, così il Festival si è inventato spazi all’aperto, che richiedono spettacoli agili e con grande capacità di adattamento.

Quanti appuntamenti vengono programmati e quali sono le condizioni proposte per la partecipazione.

Gli spettacoli in cartellone saranno circa dodici, le compagnie come sempre vengono a rimborso spese facendo un investimento su un Festival che richiama una quantità di operatori tra le più alte in Italia, lo scorso anno siamo arrivati quasi a cento presenze, nonostante l’emergenza covid in atto. Per chi volesse saperne di più è a disposizione il sito www.vimercateragazzifestival.it

intervista a cura di Marco Renzi